LA SCONCERTANTE REALTA' SULLE BOTTIGLIE BISFENOL FREE
Riporto testualmente un articolo pubblicato su "Diario del web" questo il link al sito
"CALGARY – L’hanno chiamato bisfenolo S e doveva
essere l’alternativa "sana" al bisfenolo A (o BP-A) il noto composto
sintetico a base di carbonio. Utilizzato nella produzione di bottiglie
di plastica e altri contenitori per alimenti, il BPA è accusato di
causare molti problemi di salute come perturbamento endocrino,
sterilità, cancro e altri ancora. Uno studio però mostra che il
bisfenolo-S può anche essere peggio.
SORPRESA! – Perfino i ricercatori dell’Università di
Calgary, in Canada, sono stati sorpresi dai risultati del loro studio
sulla sicurezza del bisfenolo free. «Sono stata davvero molto sorpresa
dai nostri risultati – commenta la dott.ssa Deborah Kurrasch della
Calgary’s Cumming School of Medicine – [Abbiamo utilizzato] una dose
molto, molto, molto bassa, quindi non pensavo che utilizzare una dose
così bassa potesse avere qualche effetto». Eppure ce l’ha avuto.
DOVE SI TROVA – Il bisfenolo A è stato utilizzato da
molto tempo per la produzione di carta termica come quella degli
scontrini, bottiglie e bicchieri di plastica, biberon, lattine smaltate e
altri contenitori per alimenti. In diversi Paesi, come anche l’Italia,
ne è stato da alcuni anni vietato l’utilizzo per i biberon e altri
bicchieri.
FREE È SICURO? – Il bisfenolo S sarebbe dunque
l’alternativa «sicura» al pericoloso BPA. E ora sono molti i prodotti
che contengono questa sostanza. Solo che il nuovo studio condotto su
modello animale dalla dott.ssa Kurrasch mostra che non è così innocua.
Il bisfenolo S si è infatti dimostrato capace di alterare la corretta
formazione dei neuroni negli embrioni, con conseguenti squilibri
ormonali e iperattività nei soggetti studiati. «Questi risultati sono
importanti perché sostengono che il periodo prenatale è una fase
particolarmente delicata, e rivela vie inesplorate di ricerca in quanto
l’esposizione precoce a sostanze chimiche può alterare lo sviluppo del
cervello», conclude Cassandra Kinch, coautrice dello studio. In
sostanza, prima di vantare l’innocuità di un prodotto chimico è sempre
bene testare quanto sia davvero affidabile, visto che ne va della nostra
salute."
Come già postato in precedenza il BPA è altamente tossico e cancerogeno e a quanto pare anche l'alternativa "sicura" crea problemi altrettanto gravi.
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