sabato 14 marzo 2015

LA SALUTE DI TUO FIGLIO VALE I PROSSIMI 5 MINUTI ?


TRANQUILLO POTREBBE SEMBRARE UN'AVVERTIMENTO IN STILE MAFIOSO MA NON E COSI !!

LA RISPOSTA E SI ?




 Questo "si" sono sicuro si addice molto a te, specialmente se sei al primo figlio o figlia e sei appena entrato nel fantastico e difficile mondo dei genitori.

Se è così, avrai passato buona parte dei giorni, dopo che hai ricevuto la notizia della gravidanza a ripeterti....

" Lui o Lei, a seconda del caso, oppure loro....dovranno avere più di quello che ho avuto io....."

E dopo la nascita, quando la creaturina si mostra finalmente ai tuoi occhi, tra una lacrima e un sorriso, inizi a ripetertelo come un mantra!!




E da lì, neanche fossi Indiana Jones alla ricerca dell’arca perduta, inizia un percorso interminabile e infinito, raccogli più informazioni e consigli possibili, e utilizzi tutta la banda internet alla caccia di queste informazioni, quasi al punto che all'ultima ricerca la tua pagina Google cambia e invece della casellina della ricerca trovi questo messaggio:

"HEY, HAI CERCATO TUTTO QUELLO CHE C'ERA DA CERCARE!!"

E tutto questo per la creaturina che hai lì vicino.......e che forse ora dorme......

O forse no??

Se piange molla tutto io ti aspetto qui!!

Rieccoti!!!

Bene, veniamo a noi ...

Magari ne hai già parlato con il tuo pediatra, che sicuramente sarà competente e degno della tua più totale fiducia, ma dato che per esperienza l’argomento acqua viene trattato in maniera sempre molto superficiale voglio darti dei consigli che ti aiuteranno a fare chiarezza e porteranno un sicuro beneficio per la salute del tuo piccolo.

  • Assicurati che assuma abbastanza acqua
L’acqua, come già sai, è un elemento fondamentale per l’organismo umano e in particolar modo per i bambini e i neonati. Infatti rappresenta circa il 90 % del peso del feto e oltre il 75% del peso del neonato. Tale percentuale scende al 70% alla fine del primo anno di vita e verso gli 8 anni si attesta sui livelli dell’età adulta.

Il ricambio dell’acqua nel lattante è 5 volte superiore a quello dell’adulto: ciò spiega la rapidità con la quale si può instaurare una disidratazione nei bambini e in particolare nei primi anni di vita, ad esempio in seguito a diarrea.

Le perdite di acqua durante la giornata avvengono normalmente attraverso varie vie: con le urine, le feci, la sudorazione e anche la semplice traspirazione cutanea. Ovviamente tali perdite aumentano durante la stagione calda o in situazioni patologiche come diarrea, vomito o febbre.

È fondamentale quindi che tu mantenga un corretto apporto di acqua: ricordati che il fabbisogno di acqua in un lattante è di circa 250 ml per ogni chilogrammo di peso al giorno.














  • Evita le acque con un residuo fisso alto
I lattanti necessitano di un’acqua con pochi sali minerali.
Questo perché sia nel latte materno sia in quello in polvere sono presenti i minerali che soddisfano il fabbisogno per un buon accrescimento.
Un apporto di minerali eccessivo nel lattante e nel bambino sino ai 4-5 anni di vita determina un sovraccarico dei reni che non hanno raggiunto la loro completa attività.

Ti consiglio quindi per la diluizione del latte in polvere acqua viva e pura, come quella che puoi ottenere con un impianto per il trattamento domestico ad osmosi inversa o che puoi acquistare in farmacia, in ogni caso con un residuo fisso che sia sempre inferiore a 50 mg/lt in modo tale da ottenere una maggiore solubilizzazione della polvere del latte e quindi anche una migliore digeribilità in quanto si ottiene una migliore dispersione delle goccioline di grassi e la precipitazione delle proteine in fiocchi più fini.

  • Non usare ne l’acqua del rubinetto ne l’acqua minerale “generica”
Per queste ultime il problema sono i limiti inadeguati:

A meno di essere mamme molto informate o esperte di nitrati, è impossibile sapere che l’acqua del rubinetto (salvo alcuni casi) o l’acqua minerale generica (quindi quella che non compri in farmacia specifica per neonati) sono da tenere lontane dai propri figli: le etichette non danno alcuna indicazione a riguardo, né la legge glielo impone.

Vista la pericolosità dei nitrati che nei bambini possono causare la metaemoglobinemia (una patologia che riduce il trasporto di ossigeno nel sangue), conosciuta anche come morbo blu a causa del colorito bluastro che porta alle estremità delle manine e dei piedini conseguente alla scarsa ossigenazione, per precauzione evita tutte quelle bottiglie con una concentrazione superiore a 5 mg/l.

Sappi che questo era il valore guida per l’infanzia fissato in un vecchio decreto sulle acque potabili (236/88) ma nella normativa successiva (la 31/2001) è scomparso il valore guida per i neonati ed è rimasto solo il limite massimo per tutti a 50 mg/l.

Oltre ai nitrati sono ammissibili nelle acque potabili e minerali concentrazioni di arsenico e fluoro.

L’arsenico è un metallo classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro come cancerogeno di classe 1, ossia certo per l’uomo. Alcuni studi scientifici lo pongono in correlazione con il tumore al polmone, alla vescica, ai reni e alla cute. Inoltre l’esposizione attraverso l’acqua è stata associata al cancro del fegato e del colon. La legge fissa il limite massimo di arsenico nell’acqua (sia minerale che potabile) a 10 microgrammi per litro.

Il fluoro invece è problematico solo per i bambini. L’eccesso di fluoro può causare fluorosi dentale (macchie bianche sullo smalto dei denti) e scheletrica (indurimento anormale delle ossa). Per questo, le acque che ne contengono più di 1,5 mg/l in etichetta devono recare l’avvertenza. “Non è opportuno il consumo regolare da parte dei lattanti e dei bambini di età inferiore a sette anni”.













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